E’ stato come ascoltare la storia non scritta di Maria Maddalena ai nostri giorni. Ha raccontato le difficoltà della sua crescita senza la madre – che è morta mentre lei nasceva. La vita con la nonna, la scuola, le crisi di identità e poi il perdersi nel mondo dei film. Claudia nell’anno giubilare 2000 attraversa la Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma e da quel momento sente che la sua vita è cambiata radicalmente.
Il fascino che lo yoga e la meditazione trascendentale ha sull’occidente è indiscutibile. Lo yoga è dappertutto, dai corsi nelle palestre agli esercizi pre-parto (vedi Balaskas), sembra che sia la soluzione allo stress del mondo moderno. Ma lo yoga davvero lo conosciamo? Che cos’e’ lo yoga veramente? Invece, lo yoga si muove “su diversi livelli” come dice Ratzinger (papa emerito Benedetto XVI) nell’intervista del 1999 ad Ignazio Artizzu, “30 domande al Cardinal Ratzinger” e ti porta all’esoterismo, all’evocazione delle “potenze” per asservirle allo scopo magico e luciferino di diventare il “dio” di se stessi.
Il Signore non ci lascia soli con la croce, ma la trasforma in amore, dobbiamo dunque abbracciare qualsiasi croce che ci viene incontro, sapendo che la lotta contro il male , è la lotta più dura ed è qui che dobbiamo essere consapevoli che senza l’aiuto di Gesù non possiamo vincerlo, ed è per questo che il Signore ci dice:
“IO SONO LA LUCE DEL MONDO, CHI SEGUE ME NON CAMMINA NELLE TENEBRE”.
“IO SONO LA LUCE DEL MONDO, CHI SEGUE ME NON CAMMINA NELLE TENEBRE”.
“Sono qui per dirvi che il Signore è vivo ed è grande con la Sua Misericordia, con il Suo perdono ed è con il Suo amore che mi ha perdonata e rinnovata.
Mi trovavo in una situazione difficile, in cui nè il denaro ne il potere nè nessuno mi poteva aiutare in alcun modo.
Ero impotente di fronte al maligno, che si è manifestato attraverso la pratica di meditazione orientale, che mi avevano insegnato a fare nell’ambiente dello spettacolo.
In quel momento terribile, mi sono ricordata di quand’ero bambina, di mia nonna cieca e della sua devozione cristiana.
Lei nonostante i suoi limiti, ha dovuto crescermi e non è stato facile per lei, ma la sua devozione e la sua fede l’hanno spinta oltre i suoi limiti.
Mi trovavo in una situazione difficile, in cui nè il denaro ne il potere nè nessuno mi poteva aiutare in alcun modo.
Ero impotente di fronte al maligno, che si è manifestato attraverso la pratica di meditazione orientale, che mi avevano insegnato a fare nell’ambiente dello spettacolo.
In quel momento terribile, mi sono ricordata di quand’ero bambina, di mia nonna cieca e della sua devozione cristiana.
Lei nonostante i suoi limiti, ha dovuto crescermi e non è stato facile per lei, ma la sua devozione e la sua fede l’hanno spinta oltre i suoi limiti.
Un altro fatto importante è stato il dono del Crocifisso di S.Damiano (regalatomi proprio il giorno prima da un amico) ove vi è raffigurato un Gesù con gli occhi aperti, ero in una stanza con questo crocifisso e giravo su e giù in totale agitazione (lo spirito maligno, che si era manifestato durante la meditazione orientale, mi diceva che voleva la mia morte e colpiva il mio corpo con paralisi agli arti e soffocamento) e pregavo il Padre Nostro, a un certo punto ho sentito scendere su di me una grande pace che non proveniva da me, a un certo punto la mia attenzione è andata alla finestra e ho visto dei raggi che illuminavano il crocifisso, è stato il mio primo incontro con il Signore.
Quando tutto il mio essere era rivolto a Dio ero stretta alla croce, ho sentito una liberazione. Mi sono sentita immersa in una pace profonda. E mi sono riposata in quella pace. Non sentivo più né preoccupazione, né paura, c’era solo silenzio, era un silenzio profondo che prima non conoscevo. Quel silenzio mi parlava di Dio. Non ho visto il Signore, ma ho sentito la sua presenza. Gli ho chiesto: “Perché hai fatto questo, perché mi hai consolato, io non lo merito?!”. Allora ho detto: “Tu sei mio Padre, io ti ho pregato col Padre Nostro e ho detto: desidero conoscerti”. E questa è stata la mia preghiera! Il Signore non ha eliminato la mia sofferenza, ma ha camminato con me e mi ha aiutato a risolverla pian piano.
Gesù con il tempo mi ha riconciliata con il Padre e sono tornata in Chiesa. Il Signore cominciò a guarirmi attraverso i Sacramenti ed è proprio lì che durante una celebrazione particolare in cui si andava dal celebrante a ricevere il segno della benedizione, il sacerdote mi chiese “cosa vuoi dal Signore?” ed io gli dissi: “io sono una peccatrice” e mentre il sacerdote mi segnava mi si sono piegate le ginocchia e ho sentito l’amore del Signore scendere su di me, quell’amore che ho tanto cercato altrove ma che solo Lui ha saputo donarmi nella sua pienezza, e la conversione è questo:
è sentire l’amore del Padre che ti accoglie fra le sue braccia e fa festa perchè il figlio è tornato a Lui.
Gesù con il tempo mi ha riconciliata con il Padre e sono tornata in Chiesa. Il Signore cominciò a guarirmi attraverso i Sacramenti ed è proprio lì che durante una celebrazione particolare in cui si andava dal celebrante a ricevere il segno della benedizione, il sacerdote mi chiese “cosa vuoi dal Signore?” ed io gli dissi: “io sono una peccatrice” e mentre il sacerdote mi segnava mi si sono piegate le ginocchia e ho sentito l’amore del Signore scendere su di me, quell’amore che ho tanto cercato altrove ma che solo Lui ha saputo donarmi nella sua pienezza, e la conversione è questo:
è sentire l’amore del Padre che ti accoglie fra le sue braccia e fa festa perchè il figlio è tornato a Lui.
Così il Signore ha fasciato le mie ferite causate dai peccati , dai miei sbagli, mi ha curata e mi ha rimesso in cammino e attraverso la sua Parola continuava a guarirmi le ferite del cuore e mi insegnava ciò che è bene e ciò che è male agli occhi di Dio.
Piano piano come solo Lui sa fare, mi ha ricostruito con l’Eucarestia, così, per essere rinnovata ho cominciata ad andare a Messa quotidianamente, ed in quell’appuntamento quotidiano con il Signore che mi ha insegnato a fare ordine nella mia vita e a dire di NO a cio’ che mi allontanava da Lui.
In questo cammino mi accompagna la Madonna, la mia Mamma, la nostra Mamma ed è da allora che ho cominciato a dire no a certi lavori in cui avrei dovuto impersonare personaggi che ormai erano lontani e contrari dalla mia nuova vita.
Per esempio poco tempo fa, mi son trovata in una situazione in cui mi rimaneva difficile poter andare a Messa tutti i giorni e per me è la cosa più importante perchè è l’incontro più intimo con Dio, chiesi allora aiuto alla Madonna e mi ritrovai che queste persone con cui dovevo parlare di lavoro e con cui avevo appuntamento tutti i giorni all’ora della Messa , per venirmi incontro cercarono e trovarono una chiesetta in cui potevo andare senza perdere nessun appuntamento.
Per esempio poco tempo fa, mi son trovata in una situazione in cui mi rimaneva difficile poter andare a Messa tutti i giorni e per me è la cosa più importante perchè è l’incontro più intimo con Dio, chiesi allora aiuto alla Madonna e mi ritrovai che queste persone con cui dovevo parlare di lavoro e con cui avevo appuntamento tutti i giorni all’ora della Messa , per venirmi incontro cercarono e trovarono una chiesetta in cui potevo andare senza perdere nessun appuntamento.
Voglio comunicare la grandezza di Dio nell’amore, perchè è questo che mi ha dato la forza per cambiare la mia vita, e voglio comunicare quanto è importante avere fiducia in Lui perchè è Gesù stesso che ci dice: ” ora va, la tua fede ti ha salvato”. E ci chiede anche di essere noi stessi misericordiosi verso gli altri,
ed è proprio la recita quotidiana della Coroncina della Divina Misericordia, in cui chiedevo perdono al Padre , che ha lavorato in me e mi ha salvato.
“Ho capito che il Signore mi diceva: ‘Claudia, se sei caduta è stato perché contavi troppo su te stessa, credi in Me!’. Per me ‘Gesù confido in Te!’ significa questo. Comprendere che percorrerò il cammino di conversione con Gesù e che dovevo credere al Signore. Penso che è la fede vera, la fede di Abramo che sperava contro ogni speranza” – dice Claudia.
ed è proprio la recita quotidiana della Coroncina della Divina Misericordia, in cui chiedevo perdono al Padre , che ha lavorato in me e mi ha salvato.
“Ho capito che il Signore mi diceva: ‘Claudia, se sei caduta è stato perché contavi troppo su te stessa, credi in Me!’. Per me ‘Gesù confido in Te!’ significa questo. Comprendere che percorrerò il cammino di conversione con Gesù e che dovevo credere al Signore. Penso che è la fede vera, la fede di Abramo che sperava contro ogni speranza” – dice Claudia.
Claudia ha parlato anche della sua relazione e devozione verso la Beata Vergine Maria: “La Madonna è sempre stata presente nella mia vita, dal momento della mia nascita. Quando avevo otto o dieci anni, non mi ricordo bene, ho visto un film sulla Madonna di Fatima. Allora ho detto: La Madonna non è una statua, è una donna. E mi colpiva molto il fatto che la Madonna avesse dato un compito così importante ai veggenti. Attraverso quel film ho sentito che la Madonna mi parlava della bellezza, della pace, della serenità. Quando sono tornata a casa dopo aver visto quel film, ho fatto una preghiera – allora ero una ragazzina -, ho detto in quella preghiera: `Desidero vivere con te e venire da te, portami con te, come hai fatto con Giacinta`. Quindi ho chiesto di morire. Il Signore non ha ascoltato quella preghiera, ma penso che oggi mi chiami a testimoniare per Lui e tutta l’esperienza che ho vissuto mi ha aiutato a comprendere la grandezza della Divina Misericordia”.
Claudia ha ricordato come tutto il cammino della sua conversione sia stato anche vicino alla Madonna. Sperimenta in modo particolarmente forte Medjugorje e le apparizioni della Madonna ai veggenti. Testimonia che in quei momenti sente una forte presenza della Madonna.
Descrivendo una esperienza del genere ha detto: “E’ davvero una bella esperienza accogliere la Madonna col cuore. Non mi è assolutamente passato per la testa di cercare segni, di guardare il cielo. Penso che quello sia un incontro che avviene nell’interiorità. Nel momento dell’apparizione non mi interessa troppo guardare la veggente, ma pregare davvero”. Claudia ha sottolineato particolarmente l’amore che sente ora attraverso la Madonna. L’amore in un modo nuovo. Il cammino verso una tale conoscenza ha avuto molte tappe, eccone una: “Quando è iniziato il mio cammino di conversione, le prime persone che Dio ha messo sulla mia strada sono state i malati di AIDS. E proprio attraverso un giovane che era malato di AIDS, attraverso la sua sofferenza, ho riconosciuto Cristo. Ho cominciato a riflettere su Gesù che nel Getsemani aveva sudato sangue ed aveva paura della morte. Quel giovane era a letto e stava molto male, ma non poteva parlare perché la malattia aveva colpito il centro della parola. Ma aveva degli occhi che mi parlavano delle sue paure. E quando l’ho preso per mano ho sentito nel cuore un grande amore. Un amore che non avevo mai sentito, un amore forte e tenero. E quell’amore mi ha convertito. Quando guardo al mio passato, adesso rifletto su quante volte Gesù sarà entrato in posti del genere, ma i miei occhi erano ciechi e non potevo riconoscerlo. Ho conosciuto questo solo quando è iniziato il mio cammino di conversione. In coloro che soffrono è presente Cristo”.
Claudia Koll oggi guida un’associazione che si chiama “Opera del Padre” ed è dedicata all’opera missionaria in Africa. Là sta anche costruendo una casa di accoglienza per persone che non si possono muovere da sole che si chiama “Piccola Lourdes”. Nel mondo dell’arte, è direttrice di un’Accademia fondata sui principi contenuti nella Lettera agli Artisti scritta da Giovanni Paolo II. Attraverso questa Accademia desidera aiutare i giovani ad entrare nel mondo dello spettacolo in un modo sano.
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